Stamattina verso le 8:30 eravamo pronti per partire per alcuni giorni in Svizzera da Anna e Olivia e Andre (torniamo martedì). La macchina era carica (molto carica come in genere è tutte le volte che andiamo in Svizzera, principalmente di generi alimentari e verdura fresca biologica) e ci guardavamo attorno per capire se ci dimenticavamo niente.
Visto che partivamo presto, stamattina non abbiamo come ogni mattina ravvivato e riavviato lo stufone a legna. Nell’uscire, ho pensato che purtroppo martedì, al ritorno, avremmo trovato la casa fredda, anche se la stufa poi in poco tempo l’avrebbe scaldata. Mi sono ricordata che mio suocero, quando era vivo, sarebbe venuto martedì mattina e avrebbe riavviato e ben caricato la stufa in modo che al ritorno avremmo trovato la casa già calda ed accogliente, un caldo abbraccio di ritorno.
Mio suocero, Ermes avrebbe ora 97 anni ed è mancato sette anni fa, ma ha lasciato in noi questo ricordo, bello e semplice (e non l’unico e nemmeno il più “importante”). Mi sono chiesta se e per cosa qualcuno volgerà a noi un ricordo quando non ci saremo più.
Questi sono Anna e Andre, appena usciti per una cena con amici, belli!
PS: non siamo a Zurigo, siamo a Laax (nella casa in montagna di Anna e Andre), sulle sponde di un piccolo incantato lago alpino e circondati da alte cime innevate

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