La Svizzera è un paese bellissimo e molto ben preservato. I paesaggi sono veramente unici, di laghi, montagne, valli, cime appuntite e spesso innevate. Fino a stamattina, però, non avevo capito fino in fondo la sua parte incantata e nascosta, dove si snnidano gli elfi, gli gnomi e i folletti.
Stamattina abbiamo portato Olivia al Kindergarten e poi siamo partiti per tornare a casa. Il lago di Zurigo che si estende appena sotto la casa di Anna e Andre era completamente avvolto in una spessa nebbia bianca della consistenza del cotone. Eravamo ovviamente consapevoli che non era la nebbia della Pianura Padana, ma una grande nuvola bianca letteralmente appoggiata sul lago.
Per tornare e andare a prendere l’autostrada abbiamo scelto una strada che passa da Zug e che come tutte le strade svizzere (autostrade a parte, dove imperano tunnel e trafori) sale un po’, poi scende e risale e riscende.. Dopo pochi chilometri dalla partenza si è aperto davanti a noi questo paesaggio
E per diversi chilometri, almeno fino a Brunnen (lago di Lucerna) è stato tutto un alternarsi di entrate e uscite dal sole e dalla nebbia.
Mi sembrava quasi di vedere fisicamente e in angoli e battiti di ciglia la punta delle scarpe affusolate degli elfi, lo scintillio di un attimo delle asce degli gnomi, un fulmineo apparire dei cappelli rossi dei folletti. Solo attimi, inafferrabili attimi.
Senza dimenticare le fatine bionde….







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