giovedì 28 agosto 2014

Vacanze in Islanda 25 giugno

e' semplice, prendiamo un traghetto e andiamo sull'isola di Heimaey, l'isola dei vulcani. I vulcani di Heimaey hanno quasi distrutto l'isola, l'ultima nel 1973, quando gli abitanti hanno dovuto evacuare l'isola per 5 mesi e quando è nato un nuovo vulcano, l'Eldfell. Abbiamo fatto una bella passeggiata proprio sull'Eldfell e nella parte inondata dalla lava. Belle storie locali, una bellissima desolazione..
Abbiamo anche fatto un giro in barca in una grotta marina con sosta di sassofono ( nel senso, suonato nella...).
Raggiunta la terraferma, la nostra seconda cascata, Seljalandsfoss, dove una piacevole passeggiata nel verde porta proprio dietro la cascata - non ero mai stata dietro alla cortina d'acqua della cascata prima.
La nostra seconda guesthouse, a Reynir, è da veri pionieri (in pratica, abbiamo dormito in un container con il cesso - grandi lamentele dei maschi di famiglia, i viziati...)

Salita ad Eldfell
Gigi tra i lupini

Vacanze in islanda 23 e 24 giugno


Parte il drappello (Silvia, Roberto e Luigi) alle 23:40 da Malpensa ! Arrivo alle 2 ora locale (!) - per noi le 4 - sotto una PIOGGIA BATTENTE! E forse 10 gradi, presa la macchina ( una Polo) ci mettiamo in un parcheggio cercando di dormire un po' senza grande successo (Roberto russava talmente tanto che gli altri non sono riusciti a dormire). Il morale è un po' sotto i piedi, ma ci facciamo forza, facciamo il giro in una Reykjavik addormentata e ci avviamo verso il Circolo d'oro - per fortuna abbiamo capito presto perchè lo chiamano cosí.
Il tempo era cosí: qui vedete una me stessa infreddolita e infagottata (nei giorni seguenti abbiamo avuto meno freddo, ci siamo adattati, ma venivamo da sud) al parco nazionale di Þingvellir, il luogo più storico di tutta l'Islanda dove i vichinghi fondarono il primo parlamento "democratico" del mondo (l'Alping), ma anche un luogo bellissimo dove è situato il confine delle zolle tettoniche del Nord America e dell'Europa. Qui si stanno progressivamente allontanando al ritmo di 1-18 mm all'anno. Di conseguenza la pianura di  Þingvellir è percorsa da enormi fenditure (una bella passeggiata lungo la più grande,  Almannagjá), un bellissimo fiume e lago di acque purissime di ghiacciaio e numerosi uccelli, oche per lo più con i loro piccoli. Un po' emozionante essere in un posto così particolare, dove si è piccoli, piccoli, piccoli...




Ma non basta, il Circolo d'oro comprende anche Geysir, con acque caldissime e molto colorate, dove il geysir Strokkur erutta spettacolarmente e ci sono tante sorgenti calde. E poi Gullfoss, la nostra prima cascata in Islanda, che si getta con uno spettacolare doppio salto in uno strettissimo canyon sollevando una parete di spruzzi.

Stanchissimi, ma quasi ammutoliti da tanta bellezza, andiamo a dormire nella nostra prima guesthouse, una parte di una fattoria in the middle of nowhere riadattata con cucina, poche stanze e soggiorno (Vestri Gardsauri) a Hvolsvöllur. Piacevole

VACANZE IN ISLANDA - l'itinerario

È il momento di cominciare a postare qualcosa sulle vacanze d'Islanda. Non è possibile scrivere del viaggio dell'anima, non sono abbastanza brava e dedicata, però posso parlarne un po' e contribuire con un po' di foto. Alcune foto credo siano davvero belle. Ci metterò un po' a finire, ma non c'è fretta,  l'autunno e l'inverno sono lì con le loro sere da riempire - adesso invece c'è molto più da fare.
Intanto, con i miei scarsi mezzi grafici ed informatici, ho cercato di ricostruire l'itinerario.



venerdì 22 agosto 2014

CITAZIONE: facile a dirsi, ma non a farsi

  • “Il problema politico dell’umanità consiste nel mettere insieme tre elementi:
    l’efficienza economica, la giustizia sociale e la libertà individuale.
    Alla prima, sono necessari senso critico, prudenza e conoscenza tecnica.
    Alla seconda, spirito altruistico, entusiasmo e amore per l’uomo comune.
    Al terza, tolleranza, ampiezza di vedute, apprezzamento dei valori della varietà e dell’indipendenza che preferisce soprattutto dare una chance all’elemento eccezionale e ambizioso.”
    John Maynard Keynes, 1926

    Niente da aggiungere, non è nemmeno facile a dirsi, con questa sintesi cosí lucida. A farsi, poi....

    Poi bisogna fare un bagno di realtà sul proprio senso critico, sulla durata e tenuta dell'entusiasmo, su che cosa è veramente "l'uomo comune" rispetto alla complessità e sui drive dell'elemento eccezionale e ambizioso. Sarebbe bello però tentare, almeno.

Cosa succede: il machismo violento e disperato dei deboli

Molto interessante sulla "Repubblica" di ieri il parallelo che fa Adriano Sofri con i "veri uomini", col machismo dei deboli che con la violenza mascherano la propria impotenza. Qui, armati, fanno i terroristi - nella vita di ogni giorno i bulletti, i membri del branco, i violentatori di donne e bambine, i perdenti del dolore e della sofferenza. Ogni giorno dobbiamo ancora purtroppo fare i conti con loro e se li rifuggiamo come madri, amiche, sorelle, sappiamo per certo, e con dolore, che qualcuna ne è madre e non ha saputo o potuto proteggerli dalla loro parte di "veri" uomini, che non ha saputo o potuto insegnare loro i sentimenti.
Mi unisco al dolore collettivo per le loro vittime e al dolore e al rimprovero per le loro madri, anche loro vittime e carnefici.

sabato 16 agosto 2014

In morte di Robin Williams

Un piccolo ricordo perchè mi ha fatto ridere e anche un po' pensare e perchè chi è capace di essere cosí empatico con i semplici deve avere un gran cuore - e deve essergli ovviamente ardua la dura vita di ogni giorno

http://www.deejay.it/news/koko-piange-per-robin-williams-la-gorilla-e-lattore/394806/?ref=HREC1-3

domenica 10 agosto 2014

venerdì 8 agosto 2014

E miglia da percorrere

…E MIGLIA DA PERCORRERE
Il mio cavallo trova forse strano
che io sosti ove non c’è casa all’intorno,
tra i boschi e il lago coperti di ghiaccio
nella sera più buia dell’anno.
Fa tinnire i sonagli delle briglie,
quasi a chiedermi se sto sbagliando.
Non c’è altro suono, fuori del fruscio
del vento lieve e dei fiocchi che cadono.
Profondi e scuri sono i boschi e belli,
ma ho promesse da mantenere
e miglia da percorrere, prima di dormire,
e miglia da percorrere, prima di dormire.
Robert Frost (1874-1963)


Ma per andare dove? Ho forse smarrito la direzione?

Ancora l'indifferenza

Antonio Gramsci (1891-1937)

L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. E' la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Antonio Gramsci