Nei giorni scorsi ho visto, mentre mangiavo ed aspettavo il TG7 delle 13:30, gli ultimi dieci minuti de "L'aria che tira" su la 7. Ho prestato attenzione perché c'era Francesco Fubini che io trovo uno dei migliori giornalisti sulla scena italiana. Fubini ha raccontato una storia americana estremamente interessante per quello che può evidenziare di cosa stia succedendo negli Stati Uniti.
Si tratta di due studi legali associati, lo Studio Paul/Weiss e lo Studio Stadden; il primo fattura 2,6 miliardi (sì, MILIARDI) di dollari all'anno, il secondo (quinto studio legale più grande del mondo) 3,27 miliardi. Sono due Studi legali che hanno negli anni preso in carico cause di difesa migranti, il primo ha collaborato nel far condannare gli assalitori di Capitol Hill del 6 gennaio - diciamo supporto per le cause dei democratici?. Dei nemici, secondo la logica di Trump (non esistono avversari o oppositori politici, solo nemici) e sempre secondo la logica di Trump, da punire. Quindi cosa fa Trump nei confronti del primo Studio, ad personam? firma un ordine esecutivo (quelli che mostra nei video firmati con la firma da bambino di prima elementare) in cui ordina il blocco dei contratti governativi per quello Studio, il taglio dei contratti per chiunque assuma avvocati provenienti da quello studio, addirittura minaccia di divieto di accesso a tutti gli edifici governativi (quindi ai tribunali, pensa un po'). L'ordine viene firmato il venerdì. Il sabato mattina Brad Karp, capo dello Studio, incontra Trump ed esce dallo Studio Ovale con un accordo che garantisce a Trump 40 milioni di dollari di consulenze legali gratuite e l'impegno a non partecipare a nessuna causa contro il governo o uno dei suoi componenti.
Jeremy London, capo dello Studio Stadden, incontra poco dopo Trump (notare: il suo Studio non era ancora stato oggetto di ordine esecutivo) e stila un accordo analogo garantendo 100 milioni di dollari di consulenze gratuite. Così altri 20 studi legali.
Avevo già sentito di analoga procedura di tagli ai fondi federali alle università che non tacitino il dissenso al governo e i vertici per esempio della Columbia University, oggetto di un taglio da 400 milioni (che è una parte molto bassa del bilancio miliardario della Columbia, che si sostiene su donazioni private e rette degli alunni) da parte del governo, ha emesso raccomandazioni al proprio corpo docente di astenersi dal criticare il governo e i suoi componenti.
Due riflessioni. E' secondo me molto significativo che l'assalto sia portato alle istituzioni di istruzione superiore e agli studi legali. Entrambe rappresentano il rigore della legge, delle norme, del metodo scientifico, dell'analisi, della discussione. Trump ha quindi voluto la loro capitolazione, la loro conquista all'obbedienza senza distinguo, attraverso accordi bilaterali e non collettivi, azzittendo le voci potenzialmente critiche e capaci di analisi. In questo modo la democrazia muore. Tutti sono spaventati e decidono di tacere ed adeguarsi.
Quello che più mi impressiona, però, è che Trump ha voluto dimostrare così che la democrazia è in vendita, che i valori, se mai esistono, hanno un cartellino del prezzo. E il prezzo non è in questo caso nemmeno altissimo, ma quegli avvocati, abituati a guadagnare 10/20 milioni di dollari all'anno, non possono rischiare di guadagnarne di meno, così come la Columbia non può sopportare un taglio di 400 milioni in un bilancio di diversi miliardi. Questo fa rabbrividire.
PS. la chicca finale è un commento di Fubini che racconta che lo Studio Paul Weiss avrebbe potuto scegliere di impugnare l'ordine esecutivo di Trump in quanto evidentemente anticostituzionale e avrebbe probabilmente vinto in Tribunale. Perché non l'ha fatto? perché avrebbe vinto dopo qualche tempo, nel frattempo diventando paria nella comunità degli studi legali e perdendo introiti per anni.
Anche i ricchi piangono?
Concluderei che appare piuttosto evidente dove stanno andando gli Stati Uniti, in uno stato di quasi-sonnambulismo. Al momento siamo ai saldi del sistema democratico.